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Brasile - economia in recessione tecnica e stagflazione

L’evoluzione della macroeconomia è il riflesso di quella pandemica. dopo il secondo trimestre consecutivo di crescita con il segno meno davanti

Agricoltura settore più in crisi L’evoluzione della macroeconomia è il riflesso di quella pandemica: il Brasile entra in recessione tecnica, con il secondo trimestre consecutivo di crescita con il segno meno davanti. Tra luglio e settembre del 2021 il Pil è calato dello 0,1%, dopo il -0,4% nel secondo trimestre e il +1,2% nel primo. Il settore più colpito è stata l’agricoltura, con un calo dell’8%. Il tasso di crescita dei prezzi al consumo supera il 10% annuo. Si profila quindi la stagflazione: quel fenomeno macroeconomico caratterizzato da stagnazione e inflazione.

L’incognita delle prossime elezioni Ai fattori economici - sottolineano gli analisti - si affiancano quelli politici, con l’incertezza delle elezioni presidenziali del 2022. A meno di un anno dalle elezioni presidenziali, il bilancio della gestione di Bolsonaro pare negativo. Ruben Ricupero, già ministro delle Finanze e prima ancora dell’Ambiente, esprime un giudizio molto duro: «Il bilancio del governo Bolsonaro è molto negativo. Senza esagerare, si può affermare che Bolsonaro sia un uomo che non governa, non ha alcuna propensione all’amministrazione. Dal primo giorno di campagna elettorale ha proposto una sorta di guerra culturale, senza mai interessarsi all’amministrazione e attribuendo alla presidenza un carattere del tutto personale, con le sue idee estreme soprattutto in occasione della pandemia».

Petrobras investimenti 75 miliardi 2020-2024

petrobrasTale importo è inferiore del 10% rispetto al piano precedente, attualmente in vigore per il periodo 2019-2023, fissato a US $ 84,1 miliardi.

Il Consiglio di amministrazione di Petrobras ha approvato il piano aziendale 2020-2024, che prevede un portafoglio di investimenti di 75,7 miliardi di dollari USA per il periodo. La cifra è di $ 8,4 miliardi, ovvero del 10% in meno rispetto al precedente piano attualmente in vigore per il periodo 2019-2023, fissato a $ 84,1 miliardi .

CONSORCIO NORDESTE

ITALIA-BRASILE: IL VICE MINISTRO SERENI INCONTRA ALLA FARNESINA UNA DELEGAZIONE DEL CONSORCIO NORDESTE

"Un’esperienza istituzionale molto innovativa e interessante, quella del Consorcio Nordeste". Lo dichiara il vice ministro agli Affari Esteri, Marina Sereni, che ha ricevuto alla Farnesina governatori del Consorzio che da luglio scorso raggruppa nove Stati del Brasile orientale.

La visita dei governatori del Nord Est, finalizzata a far conoscere alle imprese e alle istituzioni italiane le opportunità di investimenti e di cooperazione economica, è stata l’occasione per sottolineare l’importanza della sostenibilità, ambientale e sociale, dello sviluppo in una regione del Brasile di 57 milioni di abitanti, contrassegnata da un lato da elevati indici di povertà e dall’altro da un tasso di crescita superiore al resto del Brasile.

Progetti PRDNE con priorità

Sudene e BNDES hanno stabilito criteri per classificare le misure del piano regionale in base alla performance della banca.

Iniziando le prime attività a seguito della conclusione di un accordo di cooperazione tra le istituzioni firmato nel dicembre 2019, Sudene e la Banca nazionale per lo sviluppo economico e sociale (BNDES) hanno promosso ieri (08 gennaio) un seminario. Lo scopo dell'evento, che si è svolto presso la sede dell'istituto finanziario di Recife (PE), è stato quello di stabilire criteri per stabilire le priorità dei progetti contenuti nel Piano di sviluppo regionale nord-orientale (PRDNE) in base alle linee d'azione della banca.