Economia

Brasile, investire nel 2015

Nonostante il 2014 sia stato un anno difficile per i mercati brasiliani - le azioni della Petrobras, per esempio, sono salite dell’8% un giorno e scese del 9% un altro, le negoziazioni dei titoli pubblici sono state sospese per qualche tempo e il dollaro ha acquisito quasi il 15% del valore in pochi mesi - gli investitori di fondi non si sono preoccupati più di tanto. E’ chiaro che esistono delle eccezioni, ma nella media la rendita dei principali fondi del Paese è stata maggiore quest’anno rispetto al 2013. Così rileva un’analisi promossa dal centro di Studi di Finanza della Fondazione Getulio Vargas su 100 fondi aperti all’acquisizione che si rivolgono a investitori individuali e ad imprese. La redditività dei fondi a rendita fissa è proprio quella che più è cresciuta, dal 5% al 10%.

Chiaramente questi fondi hanno tratto beneficio dall’aumento del tasso di interesse. Oltre a questo, la svalutazione del real e la valorizzazione superiore al 30% di alcune azioni hanno favorito i fondi di azioni quest’anno. I migliori gestori del 2014 sono stati selezionati dalla Getulio Vargas sulla base di uno studio che analizza il rischio e il guadagno dei fondi che comandano.

La banca Itaù ha ricevuto il premio come migliore gestore di fondi del 2014 e la banca Brasil Plural è stata scelta come migliore specialista nel settore. Al direttore esecutivo responsabile del settore gestione dei ricorsi della banca Itaù, Gustavo Murgel, abbiamo chiesto dove investire. E lui ci ha risposto cosi: “Sta aumentando il numero di investitori che si preoccupano di come creare un patrimonio nel lungo termine. Questo cambiamento è ancora all’inizio, ma già è possibile percepire che ci sono persone più interessate a mantenere la redditività delle proprie azioni per 15/30 anni, piuttosto che preoccuparsi di ciò che potrebbe avvenire tra un mese. Sono queste le persone che stanno investendo nei fondi immobiliari, in fondi di azioni… Tutto questo può cambiare, certo, ma ci sono buone prospettive per i prossimi anni. L’investitore ha bisogno di tempo per analizzare i gestori vari e scegliere quelli che mostrano di poter garantire un ritorno consistente. Le decisioni di investimento devono essere più tecniche e meno opportuniste”.

“Più importante di scegliere quali azioni comprare è decidere cosa non vale la pena possedere”, esordisce così Carlos Eduardo Rocha, socio responsabile della gestione dei ricorsi di Brasile Plural. “Oggi non investiamo in imprese che devono fare investimenti che necessitano di anni per poter avere un ritorno consistente, come le imprese di costruzione. E non stiamo nemmeno comprando azioni di amministratori di grandi shopping e concessionarie che risultano care rispetto al resto del mercato. Infine, stiamo evitando i settori di energia elettrica e telecomunicazioni perche queste compagnie non presentano risultati buoni”. Quali sono, quindi, i settori migliori? “Siamo ottimisti con i settori delle carte di credito, le assicurazioni e l’educazione. Il prossimo anno sarà molto difficile, con interessi più alti, inflazione elevata e bassa crescita. Per questoabbiamo bisogno di investire in imprese che riescano ad ottenere buoni risultati anche con uno scenario diverso”.

Pedro Villani è uno degli amministratori senior della banca Bradesco, ha vinto il premio come migliore gestore di fondi di azioni. “All’orizzonte ci sono diversi dubbi, ma la situazione non è molto diversa da quella di due anni fa. Perlomeno la fase più complicata è già passata e cioè quella delle elezioni presidenziali. Adesso dobbiamo aspettare che venga definita la politica economica. Fino a quando non sarà definita, abbiamo il dovere di mantenere la nostra strategia in borsa, dobbiamo cioè scegliere imprese il cui lavoro sta resistendo alle avverse condizioni economiche. Un settore importante è quello dell’educazione: Kroton e Estacio trarranno beneficio dalla tanto attesa continuità dei programmi di finanziamento pubblico agli alunni della facoltà. Esportatori resistenti sono anche i fabbricanti di carta come Fibria e Suzano, oltre all’impresa di alimenti BRF e quella mineraria Vale. Aldilà del calo dei prezzi internazionali delle materie prime, è probabile che i risultati delle compagnie migliorino con il conseguente effetto di valorizzare il dollaro. Siamo fiduciosi anche rispetto alla compagnia di telecomunicazioni VIVO che guadagnerà competitività con l’acquisizione della GVT”.

Dove e perché sbagliano alcuni investitori lo spiega Marcello Siniscalchi, direttore del settore investimenti della Banca Itaù. “Molti investitori decidono dove e a cosa rivolgersi chiedendosi: che cos’è che sta facendo guadagnare oggi? Ecco, questo è un errore colossale. Bisogna guardare in avanti, non indietro. Bisogna investire. E’ impossibile che un fondo mantenga una performance stellare per sempre. Se lo fa diventa un problema. I fondi che corrono i rischi maggiori possono rendere di più, però anche l’oscillazione è maggiore. Oggi, guardando al futuro, lo scenario internazionale è la sfida più difficile, soprattutto se si pensa agli sviluppi della politica monetaria americana. Non abbiamo mai visto l’economia ricevere questo volume di stimoli perciò nessuno può sapere quali possono essere le conseguenze di quanto sta accadendo. Teoricamente normalizzare la politica monetaria è un buon segnale e indica che l’economia degli Stati Uniti sta recuperando terreno. Ma sul mercato gli effetti si fanno sentire e ogni Paese emergente reagisce a modo suo. Per chiunque abbia dubbi su come muoversi il mio consiglio è quello di essere più conservatori e non promuovere grossi cambiamenti adesso. Cambiare azioni in un momento così incerto può essere pericoloso”.
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Nel Mondiale 2014 i turisti spenderanno 9 miliardi di Euro. E ripagheranno tutti gli investimenti pubblici

Manca poco meno di un anno al calcio di inizio dei Mondiali 2014 in Brasile. Nonostante ciò, Embratur è già in vena di conti. Secondo uno studio pubblicato dall’ufficio carioca del turismo, soltanto con le spese che i turisti brasiliani e stranieri sosterranno durante i 30 giorni delle partite della Coppa del Mondo, l’economia brasiliana recupererà tutti gli investimenti pubblici effettuati per realizzare l’evento.

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Il Brasile cresce poco ma attrae Francia e Russia

Minori investimenti, calo della produzione industriale e dell'export hanno portato la crescita del Brasile nel 2012 all'1,35%, ben al di sotto della media regionale. Tuttavia, Parigi e Mosca sono ancora interessate a concludere affari con il paese. Raúl Castro tra 5 anni smette.

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Situazione economica Brasile nel 2013

Ripercorriamo le tappe del periodo d’oro dell’economia brasiliana iniziato con l’avvento della presidenza di Lula da Silva. Quali le responsabilità dell’adozione prolungata di una politica fiscale a supporto della domanda interna?

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Italia-Brasile: infrastrutture

La collaborazione Italia-Brasile per lo sviluppo delle infrastrutture sara' al centro del seminario tecnico-operativo organizzato a Brasilia il 13 marzo dall'Ambasciata italiana. L'evento (sponsorizzato da Azimut, Cogip, Ever Green Power, Ghella, Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Impregilo, Rina, Trevi) vedra' la partecipazione, tra gli altri, del ministro dell'Ambiente Corrado Clini e del presidente dell'Agenzia Ice Riccardo Monti, nonche' del management di grandi gruppi italiani. A dimostrazione dell'importanza dell'evento, sono gia' 100 gli inviti confermati, tra cui 50 tra imprese italiane e brasiliane, 10 gruppi bancari e altri esponenti delle istituzioni brasiliane.

Contatti aziende italiane del settore con partner locali.  "L'obiettivo - spiega la nostra Ambasciata - e' quello di mettere in contatto le aziende italiane del settore delle infrastrutture con i partner locali, di far dialogare i rappresentanti delle banche italiane e brasiliane con i rappresentanti delle nostre imprese e, infine, di presentare le eccellenze tecnologiche del nostro Paese".

 Va ricordato che il Brasile, oltre a essere una delle economie in piu' rapida ascesa a livello globale, ospitera' nei prossimi anni importanti eventi come le Olimpiadi (nel 2016), la Coppa del Mondo di calcio (nel 2014), oltre a essere candidato a ospitare l'Expo nel 2020. All'interno del seminario, sono previsti quattro tavoli tecnici: costruzione civile, progettazione e certificazione, energie rinnovabili per l'edilizia residenziale e popolare, ammodernamento delle marine brasiliane per la nautica da diporto e commerciale.

IN BRASILE LA CONFEDERATIONS CUP 2013 POSITIVA ALL’ECONOMIA

La Confederations Cup stimola l’economiadelle città brasiliane: nei soli giorni delle partite è prevista una spesa di circa 311,5 milioni di reais da parte dei turisti presso le sei città ospitanti.

I turisti stranieri e brasiliani in visita presso le sei città ospitanti della Confederations Cup spenderanno oltre 311,5 milioni di reais nei 15 giorni di torneo. Il calcolo è stato effettuato da Embratur (Ufficio Brasiliano del Turismo) sulla base del numero di turisti e del loro tempo di permanenza nelle città dove si stanno disputando le partite, oltre alla spesa sostenuta dalle delegazioni e dalle squadre partecipanti.

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Il Brasile torna a esprimere il suo potenziale

Attesi per inizio marzo, i dati sul Pil brasiliano nel 2012 non potranno che confermare il forte rallentamento della crescita nel corso dei primi due anni del mandato di Dilma Rouseff. Complice l'incertezza sulle prospettive dell'economia mondiale, da una media del 4,5% nel 2004-10 il tasso di crescita del Pil è passato al 2,7% nel 2011 e all'1% nel 2012.

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INVESTIMENTI ITALIANI NEL SETTORE ENERGETICO IN BRASILE

Spark Energy, società controllata da DSF Group, ha avviato la produzione di sistemi di cogenerazione nel Paese

L’italiana Spark Energy, produttore di sistemi per la generazione di energia distribuita, ha aperto la sua prima filiale al di fuori dell’Italia, più precisamente nella città di Indaiatuba, a circa 80 chilometri da San Paolo. La Spark Energy, sussidiaria dal DSF Group, controllerà l’associata Spark Energy do Brasil, con un investimento di circa € 2,3 milioni (R$ 6 milhões).

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Brasile Eldorado del credito al consumo

Tutto a rate, da quattro a dieci a vostra scelta e per di più senza interessi. Chi oggi vuole vendere i suoi prodotti in Brasile non ha quasi alternativa: pagare ogni mese una frazione del costo è ormai un’abitudine consolidata dei consumatori verde-oro. Dalla bottiglia di vino italiano agli occhiali da sole, alla vacanza fatta a Bahia in occasione dell’ultimo Carnevale, passando persino per l’acquisto di una semplice caffettiera.

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AgustaWestland, salta l'intesa con Embraer

Embraer Sa e AgustaWestland (gruppo Finmeccanica), hanno deciso «di porre termine alle negoziazioni, senza il raggiungimento di alcun accordo per la costituzione di una joint venture in Brasile».

È quanto si legge in una nota congiunta delle due società. Viene così posta la parola fine al Memorandum of understanding (Mou) fra l'azienda del gruppo Finmeccanica e i brasiliani di Embraer: il Mou, del gennaio scorso, riguardava la possibile produzione e commercializzazione, sul mercato brasiliano, di elicotteri AgustaWestland.