Il sistema bancario italiano in Brasile èpresente con tre Uffici di Rappresentanza ubicati a San Paolo e appartenenti ai seguenti gruppi: Intesa San Paolo, Ubibanca e Unicredit.

Il gruppo Banca Popolare di Vicenza è in procinto di aprire un ufficio ed èal momento operativo con una societàdi consulenza. Ë in fase di sviluppo il progetto di Intesa San Paolo di aprire uno sportello dedicato alle imprese italiane.

Sul piano strettamente della regolamentazione l’insediamento di banche italiane in Brasile é favorito dal Memorandum di Intesa in materia di vigilanza tra il Banco Central do Brasil e la Banca d’Italia del marzo del 2012, volto a rendere più agile lo scambio di informazioni tra le autorità e a favorire maggiore rapidità nelle procedure di autorizzazione.

Gli strumenti messi a disposizione delle banche in Brasile non si discostano in maniera sostanziale da quelli disponibili sul mercato domestico. Si tratta delle tradizionali operazioni di trade finance (finanziamenti all’importazione e su contratti all’esportazione, sconto di portafoglio estero e di lettere di credito pro-soluto, ecc) oltre ad operazioni più complesse.

Queste ultime sono legate alla necessità di finanziare insediamenti produttivi all’estero e vengono concluse tramite finanziamenti diretti in valuta (Dollari o Euro) o indiretti in Reais tramite l’emissione di una garanzia stand-by a favore della banca corrispondente estera. Infine,le banche offrono servizi di consulenza a 360 gradi ai propri clienti per orientarli nel difficile processo di internazionalizzazione.

Va osservato che le banche italiane, essendo presenti in Brasile con semplici uffici di rappresentanza, operano essenzialmente come originators di operazioni commerciali e finanziarie. Tali operazioni sono normalmente finalizzate attraverso il sistema bancario locale. Normalmente, dunque, l’intermediario italiano assume solo il rischio di credito legato al sistema bancario brasiliano. Più recentemente si è manifestata una crescente richiesta da parte delle imprese italiane affinché le banche assumano direttamente il rischio corporate estero.  

Nel corso degli ultimi anni l’operatività del sistema bancario italiano in Brasile è variata sensibilmente, passando da un’esposizione minima di 1,3 miliardi di Dollari del 2006 a 3,1 miliardi nel 2011. Tuttavia, l’esposizione in Brasile ha cominciato a diminuire a partire dal terzo trimestre del 2011, con l’aggravarsi della crisi nell’area dell’Euro, e nel 2012 rappresentava ancora una quota ridotta (0,7% circa) dell’esposizione delle banche italiane nei mercati emergenti (pari a circa 214 miliardi nel 2012).